domenica 13 settembre 2009

Paperback: L'uomo che sorrideva

Kurt Wallander è in congedo.
La sua ultima indagine si è conclusa tragicamente, mettendo in crisi l'unica certezza della sua vita, la vocazione di poliziotto.
E il congedo rischia di trasformarsi in un addio senza ripensamenti.
Ma sulla spiaggia danese che è diventata il suo rifugio lo raggiunge un avvocato, il figlio di un uomo apparentemente morto in un incidente qualche tempo prima.
Il padre condivideva con lui lo studio e la professione, ma non i propri segreti.
Il figlio sospetta un omicidio, ma non avendo prove per riaprire l'indagine, chiede aiuto al commissario. E riceve un sofferto rifiuto.
Quando anche lui segue la sorte del padre, questa volta senza possibilità di dubbi, Wallander sente l'obbligo morale di tornare al suo posto per investigarne la fine.
L'indagine lo porterà a scoprire che anche nella società svedese il crimine ha assunto nuove vesti e modalità, non per questo meno feroci e sanguinarie.
La quarta avventura del poliziotto creato da Mankell è forse quella in cui la riflessione politica e sociologica sulla società svedese, le sue trasformazioni e i suoi traumi - in primis l'omicidio Palme - assume per la prima volta un ruolo determinante.
Come se la crisi esistenziale del protagonista e quella della società in cui vive, dei suoi miti , delle sue passate certezze si rispecchiassero l'una nell'altra, con un disincanto che non si trasforma mai in una resa di fronte al male.

Henning Mankell, L'uomo che sorrideva, Marsilio

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