martedì 15 settembre 2009

Classici: L'ora del becchino

Ad introdurci nell'atmosfera di questo giallo dell'epoca d'ora è il delizioso disclaimer che recita:“Tutti i personaggi di questo romanzo sono ritratti accurati di persone realmente esistenti, ciascuna delle quali ha espresso il proprio consenso non solo per l’accuratezza, ma anche per la chiarezza dell’esposizione. Un’eventuale somiglianza con persone che non sono state interpellate è quindi puramente casuale"
"Un corvo indica un pericolo, due, sconosciuti in arrivo, tre, convocazione" ripete a se stesso nei primi capitoli Albert Campion. Dopo il ritorno dalla guerra ritroviamo infatti l 'investigatore alle prese contemporaneamente con una seria svolta nella sua vita e con un'eccentrica famiglia di colti borghesi in rovina, funestata da omicidi in apparenza senza un fondato movente.
Nel momento in cui dovrebbe tornare nell'alveo delle convenzioni sociali, abbandonate per seguire la vocazione di detective, ed accettare un importante incarico pubblico, proprio una serie di curiose coincidenze lo spinge a cercare di scoprire chi si sta accanendo contro i bizzarri, ma apparentemente innocui Palinode e che cosa si nasconde in Apron Street, una via in cui il tempo sembra essersi fermato al secolo precedente.
Fondamentali nel portare a termine l'impresa, non priva di rischi e sorprese, saranno le non convenzionali abilità del fedele, ma fortunatamente non proprio integerrimo, domestico Lugg oltre al sano buon senso cockney del giovane ispettore Luke.
Un romanzo piacevole, di facile lettura, che piacerà a chi ama il mistery tradizionale venato di ironia sottile e malinconica.

Margery Allingham, L'ora del becchino, Giallo Mondadori

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